Poeta statunitense. Compiuti gli studi di
Legge a Harvard e alla New York Law School, esordì già quarantenne
con la raccolta
Harmonium (1923, ristampa ampliata del 1931), e fu presto
riconosciuto come una delle voci più originali del movimento modernista.
Iniziata con lo studio dei poeti simbolisti francesi (in particolare
Mallarmé e Valéry) e continuamente arricchita dalla frequentazione
dell'arte figurativa (soprattutto il Cubismo), la ricerca poetica di
S.
approda a un linguaggio metafisico e astratto, dalle altissime qualità
retoriche e ritmiche.
S. operò inoltre una riflessione teorica
sulla poesia e l'arte in generale (
Notes towards a supreme fiction, 1942,
sorta di trattato in versi sulla poesia;
The necessary angel:
essays
on reality and the imagination, 1951, che testimonia tra l'altro
l'attenzione di
S. ai rapporti tra poesia e arti visive), che lo condusse
a vedere nella poesia una forma autonoma di conoscenza, capace di organizzare il
caos risolvendo totalmente la realtà oggettuale in linguaggio. Tra le
altre opere citiamo:
Ideas of order (1936);
The man with the blue
guitar (1937), ispirata da un dipinto di Picasso;
Parts of a world
(1942);
The collected poems of W.S. (1954);
Opus posthumous
(postumo, 1957), che raccoglie poesie drammi e prose sparse; l'epistolario
Letters (postumo, 1966); una scelta dai diari giovanili,
Souvenirs and
prophecies (postumo, 1977) (Reading, Pennsylvania 1879 - Hartford,
Connecticut 1955).